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 Come si recupera il rame? - Orim

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Fabio Patrizio ci porta all'interno della Orim per scoprirlo!


Video in esclusiva per Fermhamente 2020, festival della scienza di Fermo.


Fermhamente è una produzione Labilia srl - www.labilia.it

ORIM inizia la propria attività nel 1982 con il recupero dei metalli preziosi e lo smaltimento dei rifiuti industriali.

Con il passare degli anni, l'accresciuta attenzione alle problematiche ambientali e la complessità insita nel campo della gestione dei rifiuti hanno fatto sorgere esigenze di mercato sempre più articolate, puntuali e rigorose.

ORIM è l'unica azienda in Italia che, attraverso una serie di processi idrometallurgici e pirometallurgici, è in grado di estrarre dai catalizzatori provenienti dalle industrie chimiche e petrolchimiche i metalli strategici in essi contenuti: Vanadio, Molibdeno, Nichel, Cobalto, Rame, Argento, Platino e Palladio, etc.

Il recupero dei catalizzatori comporta una serie di fattori positivi, tra cui un grande risparmio in termini di costi di trattamento che di “costi ambientali”. Infatti il recupero permette di realizzare una migliore gestione ambientale in base alla norma ISO 14001, per via di:

○       minor consumo di energia

○       minor consumo di materie prime

○       un ridotto impatto ambientale nel pieno rispetto dell'art. 181 del Codice Ambientale D.Lgs. 152/2006.

Date le caratteristiche particolari dei catalizzatori e le reazioni che potrebbero scaturire dal contatto con altri agenti esterni, se necessario, ORIM utilizza una tecnologia che permette di operare nella più totale e completa sicurezza durante il processo di recupero.I principali catalizzatori trattati provengono dall'industria chimica-petrolchimica, derivanti da processi come desolforazione, idrocracking, idrotreating, reforming, idrogenazione, de-idrogenazione, polimerizzazione, isomerizzazione, purificazione della carica, produzione di alcoli, o da processi farmaceutici.


Fabio Patrizio, dopo una tesi sperimentale presso la Eindhoven University of Technology (TU/e) si laurea nel 2016 in Ingegneria Chimica per lo Sviluppo Sostenibile presso l'università Campus Bio-Medico di Roma con 110/110. Proprio nei laboratori della TU/e ha avuto modo di conoscere i reattori a letto fluido attraverso sperimentazioni sulla modelizzazione del comportamento fluidodinamico del letto all'interno del reattore. Entrato nel mondo del lavoro nel 2017, dopo esperienze nel farmaceutico e nelle acciaierie di Terni, approda in Orim come Responsabile delle Lavorazioni Termiche.

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